CORONAVIRUS -usiamo solo fonte di informazione AFFIDABILI!

Ai nostri concittadini ed anche ai nostri colleghi, un semplice, quasi banale suggerimento che – comunque- ci sembra necessario sottolineare, rilanciare.

Cerchiamo di utilizzare, per avere le informazioni sicuramente necessarie sul #coronavirus ( ora ufficialmente definito come  SARS-CoV-2) SOLTANTO FONTI AFFIDABILI ed attendibili.

Sono sconsigliabili, per portare un concreto e molto reale esempio, i messaggini audio di WhatsApp che giungono da fonti molto oscure, e che riprenderebbero affermazioni di sedicenti medici, infermieri o esperti (in queste ore, tutti abbiamo ricevuto testimonianze simili da vari ”fronti aperti” che si sono rivelate in novantanove casi su cento completamente inventate, spesso messe in giro proprio per creare caos, confusione, panico nelle persone meno strutturate).

Sono aggiornati, ed affidabili, gli articoli e le informazioni dal Ministero Salute, direttamente sulle pagine ufficiali di www.salute.gov.it e, per quanto concerne il nostro territorio, le informazioni istituzionali della Regione Liguria (www.regione.liguria.it), inclusa la notizia di domenica 23 febbraio relativa alla chiusura delle scuole nel territorio regionale per una settimana, a scopo precauzionale.

www.salute.gov.it

www.regione.liguria.it

AGGRESSIONI: non passa lo status di ”Pubblico Ufficiale”, ma…

POLITICA PROFESSIONALE. Questo devono fare gli Ordini, ed è quello che cerchiamo di fare, anche nel darvi le informazioni, tutte quelle di un certo rilievo, da ovunque provengano. Non è un articolo, nè un proclama, per dire chi è a favore, o contro, nei vari partiti o movimenti rispetto ad una norma. Qui cerchiamo di essere equidistanti, anche se tante volte ” ci prude il dito” , e vorremmo scrivere cose forse meno istituzionali , e più ” dure”. Premesso che NON BASTA lo status di Pubblico Ufficiale a fermare le aggressioni; premesso che un Giudice puo’ comunque attribuire a un infermiere tale status, in base a ciò che stava svolgendo al momento dell’aggressione; ma detto cio’, questa cosa non ci piace troppo. Avere negato agli operatori sanitari in servizio questo status giuridico (che viene concesso, e giustamente, ai controllori sui treni mentre verificano i titoli di viaggio) è una scelta politica almeno discutibile, a nostro avviso.

Certamente, nel contrasto alle aggressioni servono talmente tante cose, che questa è solo UNA delle molte istanze necessarie: va bene. E sicuramente ci sono anche aspetti importanti, in questo Ddl, ma certe decisioni appaiono poco comprensibili.

https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=81316

In consegna la tassa 2020 (DIMINUITA)

LA TASSA OPI LA SPEZIA 2020 (DIMINUITA!)- INFORMAZIONI UTILI  Su richiesta di alcuni iscritti, ecco alcune informazioni concrete e pratiche, oltre ad alcune valutazioni da condividere con i Colleghi…a febbraio, come ogni anno (dovrebbe arrivare nella prima settimana) è attesa la consegna, da parte del nostro ente esattore, della tassa 2020 per gli iscritti all’Ordine spezzino. Grazie a una politica di ulteriori solleciti verso quel 5% di ‘’ morosi’’ sul totale dei colleghi iscritti, l’arrivo di una discreta somma, relativa a quote arretrate in precedenza non ricevute, ha permesso un calo della tassa per l’anno 2020, che passa ora a 76 euro (lo scorso anno era 78,50). A quei pochi colleghi che, in alcuni casi, si sono trovati in difficoltà col datore di lavoro per non avere versato la loro tassa OPI, un invito a riflettere sull’intera vicenda: che è  normalmente superabile semplicemente facendo quello che facciamo anche noi, e cioè pagando la quota. Quota che non è una richiesta ”anomala” di questo Ordine, ma un passaggio previsto dalle normative in vigore.  Evidenziamo ora alcuni punti, in passato fonte di ‘’leggende metropolitane’’ che, come in ogni argomento non noto al meglio, si autoalimentano creando solo confusione. Serve invece, in ogni campo, avere informazioni certe, dalla fonte: qui noi cerchiamo di dare elementi utili per comprendere.

LA SCADENZA: la scadenza per il versamento è prevista al 29 febbraio 2020: NON è assolutamente vero ‘’che si può pagare fino a fine anno’’; anzi, verso metà aprile l’ente esattore inizia ad inviare UN SOLLECITO ONEROSO (cioè che costa!) a chi non ha ancora pagato; con il sollecito, sulla cartella dell’iscritto l’ente esattore aggiunge una cifra di oltre 10 euro, che va in pratica a comportare un aumento della tassa, una cosa francamente evitabile semplicemente RISPETTANDO LA SCADENZA indicata sulla tassa stessa. Scusate la franchezza, ma le bollette ed il mutuo iniziano ad arrivare sin da gennaio, non aspettano ‘’la fine dell’anno’’.

COSA SI FA CON I SOLDI DELLA TASSA: una parte della tassa viene versata (IN ANTICIPO rispetto ai versamenti dei colleghi iscritti) a Roma, alla Federazione Nazionale (FNOPI); con la parte che resta all’OPI spezzino vengono effettuate tutte le attività e si pagano i costi vivi di esercizio dell’Ente, inclusi i costi della sede (compreso un mutuo per il suo acquisto, regolarmente autorizzato dall’Assemblea degli iscritti nel 2012). Come prevede la norma per gli Enti, cosa che questo Ordine fa DA OLTRE DIECI anni, dunque da prima della determina di norma, il bilancio pubblicato sul sito web ufficiale (www.opilaspezia.it) permette di capire le voci di spesa. Ci sono ovviamente anche ritorni diretti per i Colleghi iscritti: ad esempio, nello scorso anno sono stati prodotti otto eventi ECM gratuiti, ed assegnati premi in denaro per progetti professionali. Inoltre abbiamo attività di consulenza gratuita su alcuni aspetti di interesse della categoria. Ancora, una ulteriore OPPORTUNITA’ per gli iscritti è data dalle ”convenzioni” (che si possono trovare sulla pagina apposita di questo stesso sito.)

LA QUESTIONE DEL RIMBORSO DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO: dopo alcune sentenze sfavorevoli (una in Piemonte ed un’altra in Campania) lo scorso anno un Giudice del lavoro, a Pordenone, ha accolto favorevolmente, in 1° grado, l’istanza di oltre 200 colleghi per avere il RIMBORSO della quota di iscrizione all’Ordine da parte del loro datore di lavoro pubblico, con la motivazione (importante passaggio!) che, se il rapporto di lavoro deve essere esclusivo, allora la appartenenza all’Ordine professionale (condizione indispensabile per l’esercizio della professione, cfr L.43/2006 e L. 3/2018) la rimborsa il datore di lavoro. Una sentenza preziosa, soprattutto nell’ottica del superamento del rapporto di ‘’esclusività’’: naturalmente, vanno fatte alcune considerazioni PER EVITARE ERRORI legati a una scarsa attenzione.

  1. La sentenza riguarda, ad oggi, SOLO coloro che hanno presentato il ricorso a Pordenone;
  2. È una sentenza di 1° grado e dunque prima di poter ottenere i rimborsi quei colleghi dovranno attendere i successivi gradi di giudizio;
  3. In ogni caso, qualunque sia il futuro sviluppo, su un punto vi è certezza: si tratta di un RIMBORSO, quindi PRIMA si versa la cifra all’OPI di appartenenza e POI si prova a ottenere un rimborso, rivolgendosi al datore di lavoro (Pubblica Amministrazione).

(definizione dalla Treccani: ‘’Rimborso è l’azione di rimborsare, il fatto di venire rimborsato di quanto si è speso, è la somma stessa rimborsata’’).

Rimborso al quale, sia chiaro, poiché ad oggi perdura il vincolo della esclusività per i dipendenti pubblici, anche questo Direttivo, come principio, è FAVOREVOLE. Per provare a ottenere il rimborso noi possiamo, sempre su richiesta dell’iscritto, certificare le quote che sono state richieste agli iscritti negli ultimi dieci anni.

NON HO RICEVUTO LA TASSA, COME MAI? COSA DEVO FARE? Purtroppo una piccola parte di ritardi o smarrimenti, sul totale di 2060 lettere, si può verificare. Certamente la mancata consegna è INEVITABILE quando noi NON abbiamo un indirizzo esatto! Quindi, se ad aprile 2020 non avete avuto la tassa contattateci, perché potrebbe esserci una mancata comunicazione del cambio di residenza, comunicazione che fa parte delle responsabilità dell’iscritto. Il modello per la corretta comunicazione è disponibile sul sito, qui: http://www.opilaspezia.it/wp-content/uploads/2019/12/modello_cambio_indirizzo_iscritto_04012019.pdf          Se volete avere certezza sulle tasse arretrate, sospese, frazioni residue per ritardati pagamenti, potete scrivere a noi o recarvi direttamente (ore mattutine) all’ente esattore: Gefil, p.le del Marinaio 2 alla Spezia (davanti Piazza Europa, lato mare)

‘’SONO ANDATA IN PENSIONE DALLA ASL E CONTINUO A RICEVERE LA TASSA DELL’ORDINE! MA COME MAI? ’’  Forse perché non ha mai presentata la domanda di cancellazione? La cancellazione, cara signora, NON è automatica; abbiamo colleghi che dopo la pensione da ASL proseguono la loro attività altrove, e perfino alcuni che restano iscritti perché fa loro piacere continuare a sentirsi parte di un gruppo professionale (può stupire qualcuno, ma non sono pochi) Per chi non lavora più e vuole uscire dall’Ordine, va presentata una ‘’domanda di cancellazione’’ per cessata attività, e noi la accogliamo subito (in assenza di debiti sulle vecchie quote). Negli Ordini professionali (TUTTI) si entra con una domanda e si esce con una domanda: si tratta di Leggi della Repubblica. Per chi NON ha presentato nessuna domanda è ovvio che, ad inizio anno nuovo, in assenza di comunicazione da parte dell’iscritto, vengano spedite le tasse, inviate all’intero elenco di coloro che risultano all’interno dell’albo professionale, e che quindi sono ”inserite nel bilancio economico dell’Ente”. Chi non esercita più, venga subito a fare regolare domanda, come riportato a questo link: http://www.opilaspezia.it/wp-content/uploads/2019/12/modello_cancellazione_05082019.pdf    seguendo le indicazioni, per evitare che l’anno prossimo venga recapitata una nuova, ulteriore tassa. La tassa del 2020, come detto, è ormai a bilancio e andrà pagata.

MA I CONSIGLIERI PAGANO LA QUOTA ALL’ORDINE? Non solo la pagano ma, pungolati – giustamente- dalla Tesoriera la pagano in pratica entro 24 ore dalla consegna…altrimenti sono veramente dolori, ah ah!

PERCHE’ LA TASSA NON E’ UGUALE IN TUTTA ITALIA? Perché gli oltre 100 Ordini professionali italiani sono tutti diversi fra loro, sul piano logistico ed organizzativo, dunque di attività. Vi sono OPI con dipendenti a tempo indeterminato assunti dall’Ente, ed OPI senza dipendenti; abbiamo OPI con 25mila iscritti, ed OPI con meno di mille: questa è certamente la prima causa che spiega una diversa quota annuale fra Enti aventi stessa finalità.  (Se confrontiamo il numero degli iscritti di Roma, ben 34487 e di Aosta -979-  noi possiamo comprendere meglio le diversità strutturali: i dati sono quelli del 29.1.2020 da fnopi.it)  Alcuni OPI, inoltre, hanno una sede con costi di gestione molto contenuti ed altri hanno importanti spese di affitto, oppure hanno mutui attivi (è il nostro caso, e ripetiamo ancora che la sede è intestata all’Ente, e non ad un singolo…). Alcuni OPI sono provider formativi e hanno quindi i costi relativi a questa attività. In sostanza, non vi è nessuna norma che obbliga ad una quota unica, e non potrebbe che essere così, perché sono troppi gli aspetti da tenere in considerazione.

PER OGNI DUBBIO O DOMANDA: mail a segreteria@opi.laspezia.it (una raccomandazione tecnica, sempre valida: quando utilizzate la nostra casella di posta ”normale”, non fatelo da una casella PEC; potrebbero esserci difficoltà di visualizzazione. Se volete utilizzare la vostra PEC dovete scrivere alla nostra PEC: grazie.)

Massimo impegno contro il Coronavirus

Siamo di fronte ad una preoccupante epidemia e in queste circostanze appare, come peraltro avviene anche nelle attività di routine, più che mai strategico il ruolo del personale sanitario infermieristico. Davanti a questo scenario invitiamo tutti a restare informati attraverso gli annunci da fonte certa e fidata, come è ad esempio il sito del nostro Ministero della Salute che è in contatto con le istituzioni internazionali (www.salute.gov.it)

In questa immagine un collega infermiere in azione in Cina, di fronte ad un contagiato: appare chiara, ad un semplice colpo d’occhio, la complessità della situazione, e il ruolo sempre decisivo di chi condivide con i malati le giornate di impegno professionale.

I vincitori del nostro concorso sul Codice Deontologico 2019

SONO TANTI GLI ASPETTI che compongono, che formano un infermiere: ci sono questioni più squisitamente professionali, aspetti e competenze tecniche, di relazione e molto altro; e -naturalmente- sul professionista incide il contesto, e l’organizzazione nella quale opera. Anche le questioni deontologiche sono parte di una attività complessa, che non è facile spiegare a chi non la conosce; abbiamo voluto sollecitare i colleghi con un concorso sul tema e con premi in denaro, semplicemente considerando che, in termini di bilancio, abbiamo programmato bene: essendo arrivati a fine 2019 con qualche spesa in meno rispetto al previsto, si è deciso di diminuire la quota 2020 e di bandire – in ottobre- questo ”concorso”.

Qui un articolo presenta i nostri colleghi vincitori. Congratulazioni e complimenti, sinceri, a tutti quanti hanno partecipato perchè non è semplice mettere ”su carta” queste situazioni, per quanto frequenti, per quanto abituali. E un saluto particolare ai giovani studenti del corso di Laurea che hanno preso parte al nostro ”contest”!…

https://www.gazzettadellaspezia.it/cronaca/item/106927-opi-un-concorso-per-riflettere-su-vicende-deontologiche-ecco-i-vincitori

Riempire di iniziative l’Anno Internazionale WHO dell’infermiere

Nel 2020 cercheremo, come OPI spezzino, di rimarcare le questioni aperte che ruotano intorno alla nostra figura: definiti come ”indispensabili” dallo stesso Direttore Generale del WHO, gli infermieri non godono in tutto il mondo di quel riconoscimento che dovrebbe accompagnarsi a questa definizione. Questo accade anche in Italia.

Da parte nostra, cercando di ricordare ciò che possiamo fare e ciò che, come Ordine, non possiamo fare (non possiamo agire sulle retribuzioni, ad esempio, oggi ben poco rispondenti alla responsabilità generica, e specifica di settore; nè riconoscenti sul disagio della turnazione H24 e dei festivi) vogliamo ripetere che ”impiegare al meglio” gli infermieri e le loro potenzialità non fa solo bene al professionista interessato, ma all’equilibrio del sistema sanitario e agli assistiti! Questo è un aspetto che rientra in pieno nel mandato degli Ordini professionali, che già alla loro nascita come Collegi (1954) rivestivano il doppio obiettivo di sostenere la professione ed i professionisti nell’interesse del cittadino.

Se e quando proponiamo l’infermiere di famiglia e comunità, per migliorare la qualità di vita dei malati cronici e fragili al domicilio; se e quando proponiamo i reparti a gestione infermieristica, per favorire un rientro ”protetto” dei degenti alle loro abitazioni, noi non facciamo altro che andare in questa direzione. Buon 2020 a tutti noi!

https://www.gazzettadellaspezia.it/cronaca/item/106493-2020-l-anno-internazionale-dell-infermiere-e-dell-ostetrica

http://www.cittadellaspezia.com/la-spezia/attualita/attesa-per-il-reparto-a-gestione-infermieristica-302448.aspx

La Sindrome del Bambino Scosso

Le tristi notizie di recente cronaca invitano a condividere, divulgare i concetti alla base della prevenzione di un pericoloso gesto…quando i genitori sono stanchi, devono riuscire a chiedere aiuto, sostegno o, in assenza di possibile aiuto, devono comprendere che è meglio lasciare che il bambino pianga, SENZA SCUOTERLO. Non è facile, naturalmente, ma al pianto c’è rimedio; mentre per le lesioni che derivano dallo scuotimento del bambino, anche non eccessivamente violento, non sempre c’è possibilità di recupero.

BUONE FESTE A TUTTI! (il 2020, per WHO l’Anno Internazionale dell’Infermiere)

Con questa immagine, che riprende la versione definitiva del nostro calendario 2020, il Direttivo di OPI La Spezia (Ordine delle Professioni Infermieristiche, cioè degli Infermieri e degli Infermieri pediatrici) saluta tutti i Colleghi ed i Cittadini del nostro territorio e, naturalmente, chiunque si troverà a leggere queste poche note di auguri.

Subito dopo il Natale, un momento particolare nella scansione dell’anno che si chiude, inizierà il 2020 che è stato indicato, dal WHO (World Health Organization) come ”l’anno dell’infermiere”  in tutto il mondo.  Perchè non sia un vuoto appuntamento, crediamo che ognuno di noi, ed ogni istituzione preposta, dovrà impegnarsi a fondo per superare le attuali criticità della professione.
Qui, in un elenco non certo esaustivo, le ricordiamo, e su queste urgenze il nostro Ordine continuerà ad impegnarsi: adesione, al massimo possibile, delle dotazioni previste dalle ricerche internazionali (su tutte, lo studio RN4CAST) nelle strutture sanitarie: dunque scorrimento delle graduatorie ove esistenti, nuovi concorsi, attenzione alla qualità ovunque, Sanità pubblica e privata; applicazione delle strategie necessarie per limitare, fino alla sua scomparsa, il fenomeno della deprofessionalizzazione, che riconosce molte cause e che deve vedere in particolare la necessaria, adeguata presenza di operatori di supporto, non sempre presenti H24 ove necessari; il giusto riconoscimento delle competenze avanzate, che -dove hanno avuto modo di essere espresse e riconosciute- hanno solo ”fatto bene” alla Sanità.
In questo ambito, la Regione Liguria ha avviato l’inserimento dell’Infermiere di famiglia e comunità e, fra i molti già esistenti, questo è un esempio della ricaduta positiva dei professionisti chiamati a ruoli di specialità, così come i colleghi compresi in molte altre discipline: è il momento storico, ora, di riconoscerlo.

Fra gli altri impegni che sentiamo di dover mantenere, quello della formazione ECM, che per noi (provider nazionali dal 2002, riconfermati nel 2011, dal 2013 definiti ”standard”, e inseriti nel sistema di certificazione ISO) è molto importante e strategico, per promuovere la formazione come momento di qualità e di ”politica professionale”.

Cercheremo ancora il collegamento con le Associazioni professionali che hanno avuto, e avranno, il piacere di partecipare a progetti comuni, nell’auspicabile vantaggio di una sinergia che trova tantissimi punti in comune: siano queste finalizzate a funzioni (coordinamento, dirigenza), o a specifiche competenze professionali (i colleghi coinvolti nelle preziose specializzazioni); collaboreremo con Università e istituzioni (un esempio, la Regione, ma anche i Comuni) e con le associazioni dei pazienti, che sempre più dimostrano attenzione al ruolo professionali degli Infermieri italiani (citiamo fra gli altri FederAnziani, o l’associazione degli stomizzati, FAIS Onlus).

Continueremo la particolare cura nel rapporto con i media, raccomandando a tutti i colleghi di ricordare che siamo sempre riconoscibili, nei nostri ruoli, anche quando esprimiamo pensieri sui social media, sempre più presenti nelle nostre vite di relazione; non è certo un invito all’autocensura (anzi), ma il semplice invito ad usare cautela: i social non sono un territorio senza regole.
Questo è quello che abbiamo sempre cercato di fare fino ad oggi: con i nostri limiti anche fisici, di tempo, con la disponibilità di chi ha scelto di fare parte di questo gruppo, e che non sempre è stata costante: qualche volta abbiamo avuto ottimi risultati, altre volte meno, ma sempre con onestà intellettuale.

Infine, una nota sicuramente gradita: per il 2020 abbiamo già previsto una piccola riduzione della tassa annuale, grazie anche al recupero di cifre dovute da colleghi… distratti, in ritardo con i pagamenti: anche in questo caso, la conferma che se tutti facciamo la nostra parte ci possiamo solo guadagnare: sia come professione, sia come singoli.

Senza altri particolari ragionamenti, ecco i nostri auguri, sinceri, a tutti quanti, in particolare a chi avrà in queste giornate pensieri, paure e ansie relative alla propria salute e a quella dei propri cari: l’augurio è di superare tutto, e presto, al meglio.

Buon Feste dal Consiglio Direttivo dell’Ordine Infermieri, La Spezia

OPI – Ordine Professioni Infermieristiche La Spezia

Ente di diritto pubblico non economico, organo sussidiario dello Stato (L. 3/2018)

Aperto al pubblico:

PRIMO Mercoledì del mese, ore 08.30-12.30
TUTTI i Giovedì del mese, ore 15.00-18.00

CHIUSO se questi giorni sono prefestivi e festivi
CHIUSO nei giorni della fiera di S.Giuseppe a Marzo
CHIUSO dal 1 al 20 Agosto (chiusura sospesa nel 2024)

Possibilità di concordare incontri in altri giorni, solo tramite richiesta all’Indirizzo Email: segreteria@opi.laspezia.it


Recapiti:

Telefono: 0187 575177
Solo VERE URGENZE: 3516613426 (dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00-13.00)

Indirizzo Email: segreteria@opi.laspezia.it
Indirizzo Email PEC: laspezia@cert.ordine-opi.it

ATTENZIONE, NON INVIARE “PEC” ALL’ INDIRIZZO DI POSTA ”NORMALE”: NON E’ POSSIBILE LEGGERLE CORRETTAMENTE E NON HANNO VALORE LEGALE. SE SI VUOLE INVIARE UNA “PEC”, SI DEVE SCRIVERE ALL’INDIRIZZO DI “PEC”: GRAZIE!

Per informazioni su quote d’iscrizione pagate o da pagare, scrivere all’Indirizzo Email: tesoreria@opi.laspezia.it

Indirizzo Uffici: Via P.E. Taviani 52, traversa di Via Fontevivo (La Spezia)

PER INVIARE RACCOMANDATE/PACCHI/POSTA TRACCIATA, scrivere al seguente indirizzo: “Per OPI LA SPEZIA, presso AUTUM Srl, Via Carpenino 43 – 19121 La Spezia”


Informazioni Utili


Modulistica


Iscrizione Newsletter Gratuita


Scarica il nostro calendario


La nostra piattaforma FAD ECM


 

Polizze di responsabilità professionale