17 DICEMBRE, DISOSTRUZIONE VIE AEREE E NON SOLO!

Il 17 dicembre 2019, in sede OPI, Via Taviani 52, consueto incontro con i Cittadini che vogliono ascoltare dai nostri Colleghi esperti del tema le principali manovre salvavita, in particolare quelle dell’età pediatrica,come la disostruzione delle vie aeree per soffocamente da corpo estraneo, una eventualità che ogni anno comporta alcune vittime fra i più piccoli.

Le statistiche, aggiornate al 2018, indicano un decesso a settimana, in Italia (fra cittadini di ogni età) per questa drammatica circostanza. Gli infermieri della centrale operativa del 118 spezzino (ricordiamo che il numero dell’emergenza da comporre è sempre il 112) saranno a disposizione, come sempre, per dimostrazioni e risposte a domande, quesiti, dubbi di ogni genere.

Nella stessa giornata vogliamo premiare i Colleghi che hanno vinto il ”contest” sulle esperienze di natura ”deontologica”e, ancora, vogliamo invitare i giovani neolaureati, sia coloro che arrivano in OPI provenienti dall’ateneo pisano, che quelli dell’ateneo genovese che qui si sono formati, per una prima presa di contatto con il loro Ordine professionale che vada oltre le inevitabili iniziali scadenze burocratiche.

VIA ASPETTIAMO!

L’INFERMIERE? E’ IN VIA DI ESTINZIONE!

Mentre in questi giorni parte la campagna vaccinale sull’influenza, una iniziativa che come professionisti della Salute sosteniamo con convinzione, a proposito di ”campagne”, sempre in questo periodo di fine anno ci sembra necessario rilanciare una iniziativa, quella di ”Infermiere in via di estinzione”, che abbiamo sostenuto insieme ai colleghi di OPI Grosseto.

La nostra campagna non ha alcun intento polemico, ma intende fare il punto sulla situazione di una professione -quella di Infermiere -che resta in Italia poco compresa, a più livelli, per il peso che ha nel sistema sanitario.
Vediamo insieme alcuni aspetti critici per gli infermieri italiani che sono molto attuali anche sul nostro territorio, naturalmente, considerando il trend nazionale con ovvie diversità tra Regione e Regione.
Al primo posto, crediamo di poter inserire la questione dell’età media. Il disastroso blocco dei concorsi ha prodotto una serie di conseguenze aberranti: gli infermieri  hanno una età media elevata (in Liguria supera i 50 anni, lievemente ridotta con le prime assunzioni dal concorsone 2017) ; e soprattutto una quota parte di esenzioni, limitazioni e prescrizioni di natura fisica decisamente elevata in rapporto al totale.
Inoltre i pochi concorsi banditi vedono la partecipazione di infermieri da ogni parte d’Italia, che naturalmente hanno la giusta ambizione di ritornare a casa quanto prima. Si creano così situazioni complicate, con Aziende sanitarie che assumono, inseriscono e formano professionisti che, al di là di blocchi temporali sul contratto di assunzione, tentano di andarsene il prima possibile.

La problematica del numero adeguato di infermieri in corsia, più volte documentata da studi internazionali ”super partes” (come OPI spezzino da anni ricordiamo il valore della ricerca RN4CAST, che spiega in dettaglio cosa succede quando il numero di infermieri in servizio è inferiore alle attese) rappresenta una marcata criticità.
Sono molto poche le realtà italiane che, nel settore pubblico e privato, possono rispettare gli standard dichiarati da queste documentate pubblicazioni: senza voler impressionare nessuno, è stato dimostrato da anni che il rischio di errori e di serie conseguenze sui degenti (riassunto nel concetto di ”missed nursing care”, o cure infermieristiche mancate) aumenta in maniera esponenziale sulle dotazioni incomplete o con personale poco esperto.  Altra criticità che raggiunge ”di rimbalzo”- ma con grande forza d’impatto- gli infermieri, è la mancanza di personale oss sulle 24 ore nelle degenze dei settori dove alta è la componente dell’assistenza di base: è il caso (ad esempio) delle degenze delle aree mediche e chirurgiche che non sempre possono contare sulla presenza fissa di operatori di supporto, caricando così in queste ore ”scoperte” gli infermieri di ogni necessità assistenziale dei degenti, comprese quelle di base.

”Infermieri in via di estinzione” riguarda poi anche le scelte professionali. Per un principio legato ad abitudini e convinzioni sociali, la maggior parte di chi esce dai corsi di laurea cerca di accedere ai ruoli di dipendente pubblico; questo comporta -non di rado- difficoltà nel reperimento di professionisti per la Sanità privata (molto attiva nel nostro territorio, con belle realtà fatte di qualità effettiva) e di forte crisi nel settore dei libero professionisti, poichè troppo pochi.  Basti pensare che su 2060 iscritti del nostro Albo, sono meno di 100 quelli che hanno scelto la carriera di libero professionista, con ricadute anche sulla possibilità per i cittadini di ingaggiare un vero infermiere e non – come purtroppo può capitare- un abusivo, un praticone, un falso competente, qualcuno che può fare seri danni agli assistiti (ricordiamo che i nomi dei veri infermieri sono tutti pubblicati sugli albi nazionali su www.fnopi.it o sul nostro sito www.opilaspezia.it)

Vogliamo aggiungere che per ”via di estinzione” intendiamo anche la mancata ”modernizzazione” del ruolo da parte di molte organizzazioni. Esistono, e sono sotto gli occhi di tutti, i risultati documentati da enti terzi che spiegano i benefici di nuove modalità organizzative; un esempio su tutti è l’infermiere di Famiglia e Comunità, in arrivo anche in Liguria (lunedì 11 verrà inaugurato un Master universitario dedicato ed esperienze attive già in Val Trebbia saranno allargate all’intero territorio). Ma potremmo ricordare anche la buona riuscita delle degenze a gestione infermieristica; gli ambulatori dei codici bianchi che tanto potrebbero fare per alleggerire la pressione crescente sui pronto soccorsi; una presenza costruttiva e professionale in comunità come quelle scolastiche, anche per il ruolo di educatori alla salute che è compreso nel Decreto ministeriale del 1994, testo che stabilisce le competenze del moderno infermiere, da allora formato in Università.

Infine, anche se non è il nostro terreno, la ”estinzione” è sancita anche a livello contrattuale, dove a molti sacrifici, come quello del lavoro notturno e festivo, non  corrispondono -da molti rinnovi- adeguati riscontri e, inevitabilmente, chi può esce dai turni sulle 24 ore, per ritornare a ritmi di vita almeno più regolari.

UN CONCORSO PER RIFLETTERE SU ”VICENDE DEONTOLOGICHE”

Per invitare tutti i Colleghi ad un ragionamento in materia di deontologia professionale, che è qualcosa che sicuramente tutti affrontiamo ogni giorno, anche in forma ”silente”, anche in modalità poco appariscente, OPI La Spezia offre un premio in denaro a quattro iscritti e ad uno studente del Corso di laurea in Infermieristica di UniGe.

Le condizioni di partecipazione sono indicate nell’allegato, ma sono facilmente sintetizzabili in un invito a raccontare qualcosa del proprio bagaglio e del proprio vissuto professionale. Rispettando, ovviamente, la privacy di tutte le parti in causa, chiediamo piuttosto poco e soprattutto nulla di particolarmente complicato: si tratta infatti di descrivere un episodio, con un semplice racconto, dove la componente della deontologia è emersa o, in ogni caso, è stata applicata, avvertita, da chi racconta l’esperienza: anche soltanto come testimone.

Sono naturalmente numerose, molteplici, le situazioni e le circostanze nelle quali applichiamo il Codice: per partecipare vanno naturalmente bene episodi che possono essere collocati anche, ed è ovvio, nel passato, quando erano vigenti altri testi, ma era sempre (il Codice) uno dei riferimenti professionali. Partecipate, perchè l’occasione non chiede particolare sforzo o ricerche complesse: ma un semplice racconto, anche breve, di un avvenimento vissuto, direttamente o come testimoni.

E questo semplice racconto può farvi vincere una discreta sommetta…

Si può partecipare citando fatti che hanno visto una ottima, puntuale applicazione del Codice, ma anche storie opposte. Ricordiamo ai partecipanti, naturalmente, di non indicare gli altri eventuali protagonisti (assistiti, colleghi, altri professionisti sanitari) con nomi e cognomi, per rispettare le vigenti normative sulla privacy e per il mantenimento delle ovvie tutele sulla riservatezza.

I fondi necessari alla emissione del bando (1250,00 euro il totale dei premi in palio) sono stati ricavati dal rientro di alcune tasse inevase, relative all’anno 2018: a tale riguardo ricordiamo che pagare in ritardo comporta sempre, purtroppo, un aumento del dovuto rispetto alla cifra originaria, a seguito dei costi aggiuntivi sostenuti dall’ente esattore.

Deliberazione del Consiglio Direttivo OPI La Spezia del 15 ottobre 2019

ASSUNZIONE INFERMIERI E PATTO PER LA SALUTE: LE PRIORITÀ

Interessanti, nella loro chiarezza, i dati della Corte dei conti: diminuisce la copertura pubblica della spesa sanitaria, aumenta quella privata delle famiglie. Nel 2012 la spesa pubblica era il 76% della spesa complessiva e le famiglie hanno speso il 24%; nel 2017 la copertura pubblica è al 74%, la spesa delle famiglie al 26,%. A farne le spese è soprattutto il territorio, e la cronicità.

IL 17 SETTEMBRE E’ IL WORLD PATIENT SAFETY DAY

Il 17 settembre è la giornata internazionale per la sicurezza dei pazienti, organizzata da World Health Organization (WHO/OMS)

Ogni iniziativa utile ad alzare la sicurezza delle cure, anche al di fuori degli ospedali, è la benvenuta. Per questa giornata abbiamo rinnovato la nostra campagna dinamica sui bus cittadini, con una immagine che invita al lavaggio delle mani per la prevenzione delle infezioni, ed abbiamo chiesto alla dottoressa Carla Rebagliati, infermiera esperta di Rischio Clinico, di produrre un contributo sull’argomento sicurezza.

Inoltre avremo modo, nel periodo, di rilanciare anche sui nostri social alcune iniziative che, riprendendo quanto rimarcato dal WHO per la giornata del 17 settembre, sta organizzando la Risk Manager aziendale di ASL 5, dottoressa Micaela La Regina, e che vedono il coinvolgimento di numerosi Infermieri. Cogliamo l’occasione, una volta ancora, per ricordare che le cure sicure sono certamente legate alla formazione, alla preparazione, alle motivazioni, alla buona organizzazione: ma anche alle corrette dotazioni di personale. Ne abbiamo parlato e continueremo a farlo, con fermezza: perché si tratta di un dato determinante. Buona lettura!

Giornata Mondiale Sicurezza del Paziente 2019

ARRIVA IL MASTER: SI AVVICINA L’INFERMIERE DI FAMIGLIA IN LIGURIA

Alisa (Agenzia ligure di sanità) ha inviato venerdì 30 agosto, ai quattro Ordini delle professioni infermieristiche provinciali liguri, il bando dell’Università di Genova per il Master dedicato alla costruzione di questo specialista.
La cosa che preme rimarcare è che già lo scorso 25 luglio, dall’assessorato regionale, sono stati indicati tredici posti effettivi in Liguria, da inserire dopo la formazione dedicata, per concretizzare sul campo l’attività in questo ruolo in quattro vallate dell’interno.

Lo scopo è quello, dichiarato, di assicurare continuità nell’assistenza al domicilio ed avvicinare la popolazione residente ai servizi sanitari eventualmente necessari, grazie all’attività di questi colleghi esperti. Naturalmente, dopo un lungo impegno anche dei nostri Ordini, singolarmente e riuniti in Coordinamento, la notizia ci fa molto piacere.

OPI – Ordine Professioni Infermieristiche La Spezia

Ente di diritto pubblico non economico, organo sussidiario dello Stato (L. 3/2018)

Aperto al pubblico:

PRIMO Mercoledì del mese, ore 08.30-12.30
TUTTI i Giovedì del mese, ore 15.00-18.00

CHIUSO se questi giorni sono prefestivi e festivi
CHIUSO nei giorni della fiera di S.Giuseppe a Marzo
CHIUSO dal 1 al 20 Agosto (chiusura sospesa nel 2024)

Possibilità di concordare incontri in altri giorni, solo tramite richiesta all’Indirizzo Email: segreteria@opi.laspezia.it


Recapiti:

Telefono: 0187 575177
Solo VERE URGENZE: 3516613426 (dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00-13.00)

Indirizzo Email: segreteria@opi.laspezia.it
Indirizzo Email PEC: laspezia@cert.ordine-opi.it

ATTENZIONE, NON INVIARE “PEC” ALL’ INDIRIZZO DI POSTA ”NORMALE”: NON E’ POSSIBILE LEGGERLE CORRETTAMENTE E NON HANNO VALORE LEGALE. SE SI VUOLE INVIARE UNA “PEC”, SI DEVE SCRIVERE ALL’INDIRIZZO DI “PEC”: GRAZIE!

Per informazioni su quote d’iscrizione pagate o da pagare, scrivere all’Indirizzo Email: tesoreria@opi.laspezia.it

Indirizzo Uffici: Via P.E. Taviani 52, traversa di Via Fontevivo (La Spezia)

PER INVIARE RACCOMANDATE/PACCHI/POSTA TRACCIATA, scrivere al seguente indirizzo: “Per OPI LA SPEZIA, presso AUTUM Srl, Via Carpenino 43 – 19121 La Spezia”


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